Ispettori qualificati e certificati secondo le normative UNI EN ISO 9712 e/o ASNT TC-1A (livello 2 o 3), con comprovata esperienza nei principali metodi di Controllo Non Distruttivo (CND), quali: esame visivo (VT), liquidi penetranti (PT), particelle magnetiche (MT), ultrasuoni (UT) e radiografie (RT). La certificazione garantisce la competenza tecnica dell’ispettore nell’esecuzione, interpretazione e valutazione dei risultati, assicurando conformità alle normative internazionali e ai più alti standard qualitativi richiesti.

I metodi di analisi applicati includono una gamma completa di tecniche di Controllo Non Distruttivo (CND), accuratamente selezionate in base alla tipologia del materiale, alla geometria del componente e ai requisiti normativi. Tra le principali metodologie impiegate vi sono:

VT (Visual Testing): ispezione visiva diretta e/o assistita da strumenti ottici per l’identificazione di difetti superficiali, discontinuità, corrosione e imperfezioni dimensionali.

UT (Ultrasonic Testing): impiego di onde ultrasonore per la rilevazione di difetti interni, con elevata precisione nella localizzazione e nella stima delle dimensioni delle discontinuità.

MT (Magnetic Particle Testing): metodo per la rilevazione di difetti superficiali e sub-superficiali in materiali ferromagnetici mediante l’applicazione di un campo magnetico e particelle ferromagnetiche visibili o fluorescenti.

PT (Liquid Penetrant Testing): tecnica adatta all’identificazione di difetti superficiali su materiali non porosi, attraverso l’applicazione di liquidi penetranti colorati o fluorescenti.

RT (Radiographic Testing – su richiesta): utilizzo di raggi X o gamma per l’esame volumetrico di saldature e materiali, con produzione di immagini radiografiche per l’individuazione di difetti interni.

IR (Infrared Thermography – su richiesta): tecnica di monitoraggio termico per la rilevazione di anomalie strutturali o di isolamento termico, attraverso l’analisi delle variazioni di temperatura superficiale.

L’utilizzo combinato di questi metodi, condotto da ispettori certificati, permette una valutazione completa e affidabile dell’integrità strutturale dei componenti, garantendo sicurezza, qualità e conformità normativa.

I controlli non distruttivi diventano obbligatori nei seguenti casi:
– Quando previsto dal D.Lgs. 81/08, art. 71 per garantire che macchine e attrezzature siano mantenuti in condizioni di sicurezza;
– quando richiesti da norme tecniche specifiche, codici di costruzione o specifiche di progetto (es. UNI EN 1090, ASME, API);
– quando richiesti nei piani di manutenzione e nei manuali d’uso del costruttore.

Al termine dei controlli viene prodotta documentazione tecnica conforme alle norme UNI EN ISO come verbali di mantenimento in servizio, report di prova, relazioni tecniche che dettagliano eventuali criticità e difetti e le misure di bonifica, ecc.. Tutti questi documenti sono conservabili ai fini normativi.

Quando i controlli rilevano difetti o non conformità, gli esiti vengono riportati nei report di prova, evidenziando tipo, posizione e dimensione delle discontinuità. Un ingegnere esperto provvederà quindi a valutarne la criticità confrontandone le caratteristiche con i livelli di accettabilità stabilita dalle norme tecniche di riferimento oppure alle specifiche di progetto, provvedendo inoltre a definire un piano di riparazione o controllo supplementare del componente. Eventualmente, si procede con eventuali calcoli di vita residua per i componenti soggetti a fatica.